
Storia
Il Santuario di S.Luigi Gonzaga, sorge sull’area prospiciente la rocca gonzaghesca donata alla Compagnia di Gesù dal fratello del santo, il marchese Francesco.
Fu con questo marchese, succeduto a Rodolfo, che il marchesato vide il suo maggior momento di splendore artistico, culturale e spirituale grazie alle nuove costruzioni e all’arrivo del nuovo Istituto Religioso. Egli volle chiamare nella città i padri gesuiti per una qualificata formazione della gioventù e per avere un memoriale vivente del fratello santo, pure lui gesuita.
Quello che oggi è il Santuario nacque nel 1608 con la costruzione della Chiesa e dell’attiguo Collegio per i ragazzi. Contemporaneamente, a 200 metri di distanza, le tre Nipoti di S.Luigi - Cinzia, Olimpia e Gridonia - in collaborazione con i padri gesuiti dettero vita al Nobile Collegio delle Vergini di Gesù per l’educazione delle ragazze di buona società.
Così attorno a quello che attualmente è il Santuario, si trovava un polo educativo di eccellenza e un centro di irradiazione spirituale e culturale. Quello che oggi chiamiamo il Santuario, comprendeva il Collegio dei Gesuiti, la Chiesa e, in mezzo, un ampio corridoio o galleria di accesso ad entrambi.
Il Collegio dei Gesuiti nel 1980 è diventato sede del Municipio della città, la galleria o corridoio è diventata nel 2006 la Sala don Rinaldo e la Chiesa, con l’arrivo della Reliquia del Santo nel 1610 divenne Santuario; nel 1968 fu elevata a Basilica minore da papa Paolo VI.
Attualmente il Santuario di San Luigi è formato dalla Basilica, dalla sacrestia settecentesca, dalla Sala don Rinaldo, da due piccoli giardini e dalla casa rettoriale.
Presbiterio
Navata
Cappelle
Cappella Venerabili Nipoti
Sacrestia
Casa dei padri
Sala Don Rinaldo
Souvenir
Giardino
Pellegrinaggi
Il Santuario - facilmente raggiungibile dall’autostrada - rimane aperto tutti i giorni dell’anno ed è sempre possibile venire in pellegrinaggio sia come singoli che come gruppi organizzati.
È possibile e anzi incoraggiato, soprattutto nei giorni festivi, inserirsi negli orari delle celebrazioni già programmate e anche presiederle e animarle con i ministri, lettori, coro.
I Padri Dehoniani animatori del Santuario sono disponibili sia per le Confessioni che per proposte spirituali oltre la S.Messa (meditazioni, ritiri, visita guidata, benedizioni, direzione spirituale ecc).
Si possono anche personalizzare le proposte del pellegrinaggio accordandosi prima con la direzione del Santuario.
La prenotazione di un pellegrinaggio o di una visita guidata, anche se non necessariamente obbligatoria ne favorisce il migliore coordinamento e una più adeguata accoglienza.
Puoi vedere le fotografie dei precedenti pellegrinaggi cliccando qui.
Sala don Rinaldo
In origine era il corridoio che metteva in comunicazione con la chiesa e con l’attiguo collegio costruiti a partire dal 1608 dai padri gesuiti su incarico del marchese Francesco Gonzaga. Attualmente si tratta di un piccolo atrio che si apre su piazza S.Luigi e poi il resto dell’ampio corridoio che porta verso la sacrestia.
Nei secoli ha avuto varie funzioni a seconda delle mutevoli esigenze: corridoio, sala per la proiezione dei film per i giovani dell’oratorio di Castiglione, sala per esposizioni e mostre, deposito.
Nel 2006 iniziarono i lavori per riqualificare e adattare alle esigenze nuove del Santuario anche questo spazio: rifacimento impianto elettrico e illuminazione, posa in opera dell’impianto di riscaldamento, ritinteggiatura, lucidatura del pavimento e dei marmi, sedie, maxischermo e impianto di amplificazione, restauro dei tre affreschi settecenteschi.
Questi affreschi attribuiti a un collaboratore dell’Anselmi, sono tre lunette collocate sopra le porte raffiguranti Gesù maestro all’ingresso, l’accoglienza di San Stanislao Koska presso la Compagnia di Gesù e l’apparizione della Vergine con il Bambino a San Luigi in abito da gesuita.
Così nel 2006 il corridoio seicentesco ha preso la fisionomia di una bella sala multiuso adattata a luogo di accoglienza dei pellegrini, di conferenze, di ritiri spirituali, o di mostre e convegni.
La domenica 11 giugno 2006 alle ore 18:30 dopo la solenne Concelebrazione presieduta dal Rettore del Santuario, alla presenza della popolazione e delle autorità cittadine il Vescovo di Mantova ha inaugurato la sala rinnovata e benedetto la lapide marmorea con la dedicazione a don Rinaldo Dalboni.
Bibliografia

Marta Tana Gonzaga
Marchesa di Castiglione delle Stiviere
Padre Giovanni Bandera
Cassa rurale ed artigiana di Castel Goffredo

Le trame dell'invisibile: paramenti sacri a Castiglione delle Stiviere
Lions Club Castiglione delle Stiviere
Eventi
21 giugno 2010: IV° Centenario dell’arrivo a Castiglione della insigne Reliquia del capo di S.Luigi Gonzaga
All’Illustrissimo et Eccellentissimo Signor mio
in Cristo ossequientissimo
il signor Principe e Marchese di Castiglione.
Inizia così la breve ma sentita lettera che p.Aquaviva, Preposito Generale della Compagnia di Gesù, indirizza al principe di Castiglione Francesco Gonzaga per informarlo che ha incaricato padre Virgilio Cepari di organizzare il trasporto e la consegna del “tesoro della testa del Beato Luigi” da farsi “con comoda e sicura occasione” cioè al momento più adatto e vigilando sulla sicurezza e riuscita della missione.
La lettera porta la data del 26 dicembre 1609 e non può nascondere i sentimenti di dispiacere suo e dei padri gesuiti di Roma nel distaccarsi e privarsi per sempre del “prezioso tesoro, ma la consolazione di Lei e della Signora Marchesa, oltre gli altri rispetti, deve preferirsi alla perdita e dispiacer nostro”.
Così la preziosa Reliquia iniziava il suo viaggio da Roma alla volta di Castiglione dove “giunse in dono al collegio dei gesuiti” (scrive R. Salvarani) e “il 21 giugno 1610 la folla vi accorse a venerare il Teschio di Luigi” (come scrive il Marocchi).
Il Preposito Generale, padre Aquaviva si premurò poi di scrivere un’altra lettera il 9 luglio 1610 “dalla nostra mano sottoscritta e munita del nostro sigillo” nella quale certificava l’arrivo e la collocazione “nella Chiesa del nostro Collegio in Castiglione” delle reliquie di alcuni Martiri e soprattutto “del Capo del Beato Luigi della nostra Compagnia”. Ha scritto, dice, “affinché a tutti constasse di tal cosa e perché non fossero frodate queste Sacre Reliquie del dovuto onore”.
Questa lettera è molto importante anche per noi perché, prima di tutto ci segnala che la Reliquia del Teschio di s.Luigi fu consegnata ai Padri Gesuiti per la Chiesa del Collegio (l’attuale Basilica) su ”istanza degli Illus.mi ed Eccell.mi Principi D.Francesco Gonzaga e D.Bibiana Pernestana”.
E’ indice di squisita e commuovente sensibilità che il fratello Francesco e la cognata desiderino avere una memoria anche visibile e tangibile del loro Santo congiunto e la affidino poi alla custodia e alle cure dei suoi familiari acquisiti con la vestizione religiosa, i padri gesuiti del collegio.
Ma soprattutto in questa lettera troviamo la risposta ad una domanda che certamente ci facciamo anche noi: che senso hanno le Reliquie dei Santi? Perché la Chiesa le tiene in grande considerazione, tanto che le onora e vigila sulla loro autenticità? Quali le motivazioni teologiche della loro venerazione? Una fondata risposta a questi interrogativi ci viene offerta da padre Aquaviva quando scrive: “Certamente le sacre Reliquie dei santi sono per sé degne d’ogni onore e riverenza, perché lo Spirito Santo, a detta di s.Agostino, se ne valse come di vasi e di organi ad ogni opera buona, e per i grandi vantaggi che ne provengono all’uman genere: laonde non a torto diceva s.Giovanni Damasceno, tali Reliquie, da Cristo nostro Signore, essere state costituite come salutiferi canali, dai quali a tutti derivano i più grandi benefici, e si diffonde un soavissimo unguento; attesochè per esse sieno discacciati i demoni, allontanate le malattie, ridonata agli infermi la salute, la vista ai ciechi, siano superate le tentazioni, gli affanni, e per loro mezzo dal Padre dei lumi derivino doni molteplici a tutti quelli che con fede non dubbiosa li domandano”.
Avvicinandosi la data di un così significativo anniversario ho la gioia di annunciare a tutti che il prossimo anno, l’anno del Signore 2010, ricorrerà il IV° centenario dell’arrivo a Castiglione del “prezioso tesoro della Testa” del nostro S.Luigi. Sarà prima di tutto un anno di grazia per i Castiglionesi che hanno la fortuna di avvicinarsi quotidianamente alla Santa Reliquia e per i numerosi Pellegrini che vengono da ogni parte proprio per onorarla e attingere grazie.
Sarà un’occasione per rendere grazie a Dio per averci fatto dono di un ricordo tangibile di un così grande Santo, concittadino illustrissimo, patrono mondiale della gioventù e modello di purezza, di fede e di generoso altruismo per tutti.
Questa felice ricorrenza avrà il suo apice celebrativo nella festa del 21 giugno con la Solenne concelebrazione presieduta dal Vescovo di Mantova, mons. Roberto Busti.
In Santuario durante tutto l’anno ci saranno mensilmente momenti celebrativi di carattere spirituale e culturale e naturalmente ogni giorno sarà possibile fare un pellegrinaggio – da soli o in gruppo – per venerare la santa Reliquia.
Restauri
Sala don Rinaldo
I lavori di ristrutturazione da gennaio a giugno del 2006 hanno permesso di: mettere a norma l’impianto elettrico, rifare l’illuminazione, installare l’impianto di riscaldamento, restaurare i tre affreschi settecenteschi, tinteggiare le pareti, acquistare l’arredo e un maxi-schermo.
Esterni della Basilica
Rifacimento degli intonaci e tinteggiatura delle pareti esterne della Basilica, doratura delle cinque croci e sfere presenti sul tetto, sistemazione della copertura in coppi del tetto, posa del telaio ammortizzato per le quattro campane e messa in sicurezza, riqualificazione del giardino.
- Restauro conservativo del pavimento settecentesco del presbiterio attualmente in forte degrado;
- recupero di un affresco settecentesco in sacrestia;
- pulizia dei marmi dell’altare e dei pregiati bronzi dorati del Bellavite.
Oggetti religiosi
Nell’atrio della Sala don Rinaldo i pellegrini e i visitatori possono trovare un ricordino di S.Luigi o del Santuario, una cartolina, un libro inerente la vita di s.Luigi o la spiritualità aloisiana...
Donazioni
Il santuario vive esclusivamente grazie alle libere offerte dei fedeli, dei pellegrini e degli amici di San Luigi Gonzaga.
L’obolo di San Luigi è la forma concreta di partecipazione alle attività spirituali, culturali e caritative del Santuario nonché prezioso contributo alle opere di manutenzione e di restauro.
Grazie ad esso è stato possibile recuperare la sala don Rinaldo, alcuni affreschi e mettere a norma l’impianto elettrico. Attualmente l’amministrazione del santuario è impegnata nel sovvenzionamento dell’ultimo importante lavoro: il rifacimento degli intonaci esterni.
È in previsione il recupero del pavimento settecentesco del presbiterio attualmente in forte degrado e il recupero di un affresco settecentesco in sacrestia.
Per chi desidera contribuire a rendere sempre più bello il Santuario di San Luigi, oltre alle normali modalità, può inviare un’offerta tramite il conto corrente bancario del Santuario:
ABI: 8466
Cin: B
CAB: 57570
c/c n: 500892 / 81
intestato a: Santuario-Basilica San Luigi
IBAN: IT78 B084 6657 5700 0000 0500 892
Se vuoi donare il 5 per mille al Santuario è sufficiente la tua firma e il codice fiscale del Santuario: 81005350202. Donare il 5 per mille non costa nulla.
L’amministrazione del santuario può rilasciare la ricevuta.